Nell’istante stesso in cui un cane (cucciolo o adulto) mette zampa in casa piuttosto che un micio ci sceglie come compagni di vita, il tema di come nutrirli diventa un argomento di fondamentale importanza che apre a dubbi ed interrogativi.
Lo stesso succede in verità anche dopo anni, per l’avanzare dell’età, cambiamenti nello stile di vita, nuove informazioni, ecc. che ci fanno rimettere in discussione le scelte già fatte.
In questi ultimi anni abbiamo poi assistito ad una sensibilità crescente attorno a questo argomento che ha visto “fazioni” contrapposte confrontarsi, dubbi e domande piovere numerose e lasciare i compagni umani spesso in balia di incertezze, desiderosi di fare il meglio e al contempo di bilanciare esigenze pratiche ed economiche.
Talvolta i proprietari trovano consigli negli allevamenti dove prendono il nuovo amico a 4 zampe o dai volontari che lo affidano, talvolta è il veterinario a suggerire un prodotto, talvolta il negoziante, l’educatore o semplicemente un conoscente. Da una parte c’è chi preferisce orientarsi sulla preparazione domestica dei pasti che contesta ai cibi pronti l’impossibilità di conoscere precisamente cosa contengono i preparati e valorizza l’importanza di utilizzare un alimento “autentico”, “naturale”,
“secondo natura”.
Dall’altra si pone l’offerta commerciale dell’alimentazione industriale, sempre più ricca di marche e linee di prodotti che presenta indubbi vantaggi di praticità; velocità di preparazione dei pasti; comodità in caso di viaggi e spostamenti.
La decisione di alimentare il nostro amico con cibi industriali è solo la prima di una lunga serie di scelte e come ogni scelta può essere fatta solo con grande consapevolezza. La soluzione è una sola: addentrarsi in alcuni aspetti tecnici della mangimistica per poter apprendere delle informazioni essenziali che ci permettano di fare una scelta consapevole, bilanciando esigenze nutrizionali, economiche ed etiche che ciascuno ha come propri criteri di valutazione.

Per aiutarvi abbiamo preparato una piccola guida in alcune puntate che vi aiuterà a conoscere il mondo dei cibi industriali per cani e gatti, così da accrescere la vostra competenza e consapevolezza nella scelta.
Iniziamo dunque a parlare della fondamentale distinzione tra cibi secchi e cibi umidi.
Nel secco troviamo dunque tutti i vari tipi di crocchette, alimenti complementari come riso soffiato, mix di cerali, ecc. Mentre fanno parte dell’umido le scatolette e bustine con bocconcini, patè e altri lavorati contenenti carne in varie percentuali.
Fuori da questa classificazione esistono poi diversi altri prodotti come snack, premi, biscotti, essiccati e masticabili che tuttavia non rappresentano la vera e propria alimentazione ma integrazioni varie e spuntini.

La scelta tra alimentazione secca e umida si lega a diverse motivazioni.

Il fattore costo è tipicamente quello più incisivo insieme al fattore praticità. E’ indubbio infatti che il secco è di più facile conservabilità e trasportabilità, veloce da somministrare e sicuramente più economico. L’umido resta una soluzione spesso integrativa, scelta più facilmente per i cani di piccola taglia e talvolta necessaria come “appetizzante” di un prodotto secco che molti cani reputano meno interessante.
Dovendo fare una valutazione, è certo che l’alimentazione umida sia quella di maggior valore perché più vicina a quella naturale dei nostri animali ma per entrambe le opzioni ciò che più conta è capire cosa effettivamente contengono questi prodotti e come viene fatta la lavorazione.
Se la “facciata” del sacco o della scatoletta è il biglietto da visita del prodotto che la pubblicità presenta come sicuro, perfettamente equilibrato e studiato per ogni singolo palato, la carta d’identità sta sul retro, è scritta in piccolo ma è un elemento fondamentale per capire con chi avete realmente a che fare.
Ed è questa che approfondiremo nelle prossime puntate.

Se vuoi però anticipare e hai bisogno di una consulenza alimentare per il tuo cane contattaci senza impegno: info@iomangioreico.it